Storie di mostri

Perdersi nel disegno, disegnare senza sosta, come un bambino, come quando da piccolo trascorrevo i lunghi pomeriggi in casa, disegnare così tanto per raccontare storie di mondi perduti, isole misteriose, abitate da strambe quanto inverosimili creature, demoni e draghi... Disegnare “mostri” perché solo così si “mostrano” come prodigi di una realtà sommersa, come “freaks”, come corpi ed anatomie in trasformazione, personaggi di una lontana quanto attuale mitologia, sono gli amici delle lunghe serate che trascorro allo studio, disegno dopo disegno…

 
Basilisco, 2017. Penna biro, caffè, bitume, ecoline, verderame e matita su carta su tavola, cm 39x40

Basilisco, 2017. Penna biro, caffè, bitume, ecoline, verderame e matita su carta su tavola, cm 39x40

 
Della Veronica, 2017. Penna biro, caffè, bitume, ecoline, verderame e matita su carta su tavola, cm 30x31

Della Veronica, 2017. Penna biro, caffè, bitume, ecoline, verderame e matita su carta su tavola, cm 30x31

Della Veronica, 2017. Penna biro, caffè, bitume, ecoline, verderame e matita su carta su tavola, cm 30x31

Della Veronica, 2017. Penna biro, caffè, bitume, ecoline, verderame e matita su carta su tavola, cm 30x31

 
Moscacieca, 2017. Penna biro, caffè, bitume, ecoline, verderame e matita su carta su tavola, cm 30x30

Moscacieca, 2017. Penna biro, caffè, bitume, ecoline, verderame e matita su carta su tavola, cm 30x30


Raffaello Becucci vive e lavora a Firenze. Lavora su una rilettura del tema del “mostruoso”, grazie alla pratica del disegno, scavando nelle iconografie, nella mitologia e nelle leggende popolari, così da recuperare immagini per poi interpretarle. Realizza opere prevalentemente su carta applicata su tavola, con biro, caffè, bitume, ecoline, verderame, matite e grafite. Inoltre esegue anche disegni sul tema delle “anatomie”, ispirandosi alle illustrazioni mediche e di chirurgia dei manuali, mettendo così in relazione il sacro ed il profano, lo scientifico ed il trascendentale…

Raffaello Becucci