Letizia Galli
Micromacro
febbraio - Marzo 2025
Il titolo che Letizia Galli ha scelto per questa mostra personale alla Stanza 251 - “Micromacro” - rappresenta in modo efficace il tipo di orizzonti che vengono aperti dalla sua pratica artistica. I dipinti di questa artista infatti sembrano rappresentare l'universo super concentrato dell' infinitamente piccolo, con forme che potrebbero alludere ad una vita microscopica, forse nuclei cellulari, microrganismi misteriosi la cui esistenza produce effetti di massima esattezza. Possiamo dire che le opere di Letizia Galli funzionano come meccanismi per potenziare le nostre capacità percettive, generando una modificazione del nostro modo di avvertire lo scorrere del tempo: ogni flusso rallenta fino ad una estatica immobilità. Altre volte i dipinti sembrano la concretizzazione visiva di oggetti giganteschi che potrebbero trovarsi all'interno di un cosmo smisurato: pianeti, galassie in movimento, flussi di energia, radiazioni che attraversano uno spazio infinito.
In ogni caso la purezza del colore di fondo (un nero di estrema profondità e levigatezza, più raramente un celeste idilliaco) favorisce la contemplazione assorta e potente. Concentrarsi, purificarsi, esercitare una operazione di alleggerimento della tensione, queste sono le azioni che le opere di “Micromacro” suggeriscono. All'interno di uno schermo limpido sono collocate figure che irradiano energia, forme ellittiche contenenti una speciale luminosità interna. Sono presenze ignote, di non facile identificazione, potrebbero essere creature dotate di vita, oppure semplici fenomeni luminosi, materie inanimate, fossili brillanti. Osserviamo scene in espansione che promettono di estendersi ben oltre i confini della tela. Anche nelle opere di piccolo formato questa promessa di infinità viene mantenuta, come se le forme “aliene” - contenute in un perimetro chiuso - si muovessero invece all'interno di uno spazio illimitato.
Letizia Galli realizza una pittura “di processo”, i cui risultati finali sono in realtà le tracce di una specifica tecnica esecutiva, con gesti e procedure che vanno a cristallizzarsi sulla superficie della tela. Sono opere di complessa esecuzione, in equilibrio tra fluidità della materia e necessità di un attento controllo. Pochi selezionatissimi elementi abitano la dimensione monocroma del quadro e quindi ogni dettaglio deve risultare perfettamente a fuoco, collocato al posto giusto, senza però dare l'impressione né di un eccessivo dominio razionale, né di una incontrollata casualità. In questa operazione di difficile bilanciamento risiede la maestria di Letizia Galli che intende il fare artistico come una vicenda che deve svilupparsi in modo avventuroso dentro le esatte coordinate del proprio linguaggio espressivo.
Completano la mostra due elementi particolari. Una scultura di ridotte dimensioni ed un lavoro su carta di grande formato (collocati nella sezione della galleria denominata “Il Ridotto”). Opere che rispecchiano una pluridecennale ricerca dell'artista dedicata al concetto dell'Albero binario.
Stefano Loria
The title that Letizia Galli has chosen for this solo exhibition at Room 251 - “Micromacro” - effectively represents the kind of horizons that are opened by her artistic practice. In fact, the paintings of this artist seem to represent the super concentrated universe of the infinitely small, with forms that might allude to a microscopic life, perhaps cell nuclei, mysterious microorganisms whose existence produces effects of utmost exactness. We can say that Letizia Galli's works function as mechanisms to enhance our perceptive abilities, generating a modification of our way of perceiving the flow of time: each flow slows down to an ecstatic immobility. At other times the paintings seem to be the visual concretization of gigantic objects that could be inside a boundless cosmos: planets, galaxies in motion, streams of energy, radiation traversing an infinite space.
In any case, the purity of the background color (a black of extreme depth and smoothness, more rarely an idyllic celestial) encourages absorbed and powerful contemplation. To concentrate, to purify oneself, to exercise a tension-relieving operation, these are the actions that the works of “Micromacro” suggest. Within a limpid screen are placed figures that radiate energy, elliptical forms containing a special inner luminosity. They are unknown presences, not easy to identify; they could be creatures endowed with life, or simple luminous phenomena, inanimate matter, shining fossils. We observe expanding scenes that promise to extend far beyond the boundaries of the canvas. Even in the small-format works this promise of infinity is fulfilled, as if the “alien” forms-contained within a closed perimeter-are instead moving within an unlimited space.
Letizia Galli creates a “process” painting, whose final results are actually the traces of a specific execution technique, with gestures and procedures that crystallize on the surface of the canvas. These are works of complex execution, balanced between fluidity of matter and the need for careful control. Very few selected elements inhabit the monochrome dimension of the painting, and therefore every detail must be perfectly in focus, placed in the right place, yet without giving the impression of either excessive rational domination or uncontrolled randomness. In this difficult balancing act lies the mastery of Letizia Galli, who understands art-making as an affair that must develop adventurously within the exact coordinates of her own expressive language.
Two particular elements complete the exhibition. A small-scale sculpture and a large-scale work on paper (placed in the section of the gallery called “Il Ridotto”). Works that reflect a decades-long research of the artist dedicated to the concept of the Binary Tree.
Stefano Loria
Letizia Galli è un'artista trans-disciplinare nata a Roma. Dopo aver studiato Matematica, ha studiato Fine Arts a Londra, dove ha vissuto per tredici anni. Si è occupata prevalentemente di pittura astratta e di progetti di Arte e Scienza nel campo neurologico e delle dipendenze (è anche counselor specializzato in Dipendenze Affettive). A Londra ha mostrato al Riverside, la Whitechapel, al Barbican e al Science Museum.
In Italia ha mostrato al Macro a Roma, al Museo Pecci di Prato, alla Galleria Comunale di Monfalcone, al Palazzo Ducale di Genova, a Care of, alla Fabbrica del Vapore, alla Triennale a Milano e in varie gallerie commerciali (Tossi, Marabini, Luca Tommasi, Filarete, Cartavetra, Votre, Matthiesen). Vive e lavora in Toscana.
Letizia Galli is a trans-disciplinary artist born in Rome. After studying Mathematics, she studied Fine Arts in London, where she lived for thirteen years. She has worked mainly on abstract painting and on Art and Science projects in the field of neurology and addiction (she is also a counselor specializing in Affective Addictions). In London she has shown at the Riverside, the Whitechapel, the Barbican and the Science Museum. In Italy she has shown at the Macro in Rome, Museo Pecci in Prato, Galleria Comunale in Monfalcone, Palazzo Ducale in Genoa, Care of, Fabbrica del Vapore, Triennale in Milan and various commercial galleries (Tossi, Marabini, Luca Tommasi, Filarete, Cartavetra, Votre, Matthiesen). She lives and works in Tuscany.