Circostanza 251 - Topoi fiorentini

da sinistra: Simone Lisi, Ferruccio Mazzanti, Lavinia Ferrone

Metareading

Simo- Schiacciato dall’arco celeste
che ruota col tempo  (parti minimamente intenso)

Lavi- ‘Scusa? Scusa, sai mica che ore sono?’
Mazza- ‘Ma, guarda, il mio orologio segna le dieci e cinque però fai conto che è almeno dieci minuti avanti, lo tengo avanti per farmi venire l’ansia di essere sempre in ritardo, funziona me l’ha insegnato il mio lifecoach’

Simo- c’è un cuore che si rompe
e non fa rumore (intenso)

Lavi- Te sai per caso se dopo si va a cena? Io c’ho una fame.
Mazza- Ma ho capito che vogliono andare in questa pizzeria, pizza e birra otto euro e cinquanta
Lavi- Ah otto euro e cinquanta buono, meglio di un all you can eat
Mazza- O comunque bello il racconto che hai letto prima, di che parlava?
Lavi- Ma nulla di un uomo che passeggia
Mazza- Ah interessante, un uomo che passeggia, scrivi da tanto?
Lavi- Beh sì sai io scrivo da sempre, ma scrivo per me eh, cioè non riesco a scrivere per gli altri

non reagisce || alle incombenze, 
(PIU’ INCERTO, infastidito da noi che parliamo, per un attimo ci guardi)

si rompe. 

Mazza- Sto scaricando questa app che ti fa diventare il cellulare un telecomando, puoi cambiare canale a qualsiasi televisione
Lavi- Ne inventano eh
Mazza- Che fa il cuore? 
Lavi- (sbuffando) Mah Dice si rompe

Non fa rumore

Lavi- Ah no, non fa rumore
Mazza- E poi si rompe
Lavi- Ti stanno facendo una foto mettiti in posa (Mazza fai una posa intenta ad ascoltare)

lascia un formicolio
tra la gola e la pancia
e quando appoggi i pensieri sulla linea dell’orizzonte

Mazza- Oioi l’orizzonte
Lavi- I pensieri
Mazza- I pensieri all’orizzonte
Lavi- La linea dell’orizzonte sui pensieri
Mazza- No, I pensieri sulla linea dell’orizzonte
Lavi-La gola e la pancia, questo contrasto tra organi e anima
Mazza- Roba vista e rivista
Lavi- Il cuore, I pensieri, la gola
Mazza- La panza
Lavi- Ovvia Dai ora mi ci mette un bel cielo stellato
Mazza- La legge morale dentro di me
Lavi- No qui ci starebbe bene qualcosa tipo: la pioggia, le lacrime

non sai se piangere o piangere dal ridere; 

Lavi- Tac, visto? Il pianto, le lacrime

sul viso piccole curve
nuvoloni sugli occhi
la pioggia sulle gote

Mazza- La pioggia! Eccola la pioggia via
Lavi- Non ha nominato la vita però eh
Mazza- Gesù, ci ha messo il cuore, il rumore, la gola, la panza, la pioggia, le lacrime, il cielo

e intanto aspetti il prossimo giro del cielo
per non esser più specchio delle stesse stelle. 

Mazza- Lo specchio! Giusto! Lo specchio!

Un cuore che si rompe no, 
non lo fa rumore

Lavi- Ariborda!

come una formica in fila sopra un muro

Mazza- No va bhe pure le formiche
Lavi- Ma come si intitola questa poesia?
Mazza- Ma che ne so, per quanto mi riguarda potrebbe intitolarsi direttamente ‘POESIA’ (fai gesto del titolo con la mano)

non lo fa rumore
si nasconde
tra le crepe.

Lavi- Tra le crèpes
Mazza- ahhaha

Ci alziamo e andiamo a fargli I complimenti

Ferruccio Mazzanti con l'immagine-simbolo di Topoi fiorentini

Testo di Lavinia Ferrone letto insieme a Ferruccio Mazzanti e Simone Lisi (Cartavetra, 7 giugno 2016)

 

Stanza 251