Agorafobia

immagine di Beatrice Squitti

Stamani ho salito a corsa
almeno un milione di scale
e ora che ho finito
è grassa se respiro
dicevo che avrei smesso di fumare
ma nel mentre che lo dicevo
mi giravo
un cicchino.

Avessi potuto
l'avrei scritta io una poesia di Montale
per te.


EUREKA
Ritrovarti tutto intero
dentro a quell'unico pensiero
fatto prima di dormire
prima di sparire
quando non si guarda piú l'ora
si mette la sveglia
senza piú cercare gli argomenti da usare
trovarti tutto intero
mentre si chiudono gli occhi
e di solito si spera
di trovarti anche dopo.


AGORAFOBIA
Foto di lune grosse da alta marea
sabbie da deserto
asfalti come oceani
distese nere
specchi bianchi
è tutta l'estate che non si sente volare una mosca.


SOBBALZO
Che poi alla fine che ne so che è
sentirsi annegare
poi credere di non essere
sperare di sparire
sembra di cadere
quando il cuore ti va su
sarà solo perché cadi
speriamo di atterrare
prima te
poi io.

Lavinia Ferrone


Lavinia Ferrone scrive principalmente testi comici, ma prova di nascosto, imperterrita, da almeno quindici anni, a scrivere poesie avvalendosi di diversi stili. La prima raccolta, senza titolo, la scrisse a tredici anni, ascoltando i Nirvana. Più volte le è stato suggerito di smettere, e ogni volta che vede un tramonto, uno scorcio, o qualcosa di sentimentalmente rilevante, ci ricasca, giurando a se stessa e alle persone cui dedica le poesie, che quella sarà l’ultima volta. Vive e lavora a Firenze.

Lavinia Ferrone