Poeti inscatolati

Opere di Francesco Lauretta fotografate da Luca Migliore

JOHN ASHBERY

Heavy sheets of paper resided in a box
A cover announces a curious collection
numerous poets work for another’s need
which surely outweighs their means
however their words prove worthy
of a possible successful recovery
as the colored particles in the sky confirm
like a mythical bird sound climbing high
breaking out of a doctor’s induced coma
not sleep, but reconnected circuits interrupted
more time is decided needed, perhaps a plea
heeded, heard, understood
people’s appreciation received, recorded

(stanza break)

Now many years after the fact
a new stanza is written, fashioned
lines are counted, courted and mixed
each with a different color and tone
like John Ashbery’s glorious spring
dream of not going into Hawaii
or asking questions forgotten till
tomorrow when the next wave lands
onto the shore yet to be investigated as
pages promise a day pass to visit
other realities diminished later as
we wonder which way is out or enter
whatever is constructed to be seen


BILL BERKSON

We walk or roll along the river’s edge
next to skyscrapers that may not escape
remote controlled flying objects
We are far from the ocean’s moonlight
reflection, as gravity weighs heavier
than usually felt on a silent city sunrise
still far enough away from flooding time
the brain can only take so much high tide
when hypnogogic rarity gathered evidence
evidence of unbelievable language seen
Seen like colored fumaroles emitted from
each key stroke of the Smith Corona typewriter
found later to change people’s minds

(stanza break)

On yellow paper Bill Berkson had his head
above the water and soldiered onward
never a coward to acknowledge genius
and remark on any uphill travails
like climbing over an East Hampton dune
A sun glare delight brushed across
blue billboards announcing  
who is the bee’s knees and a toast
to many more parlor car pleasures
couldn’t be any less exact but
we get the point and enjoy the rhythm
above different weather than night’s
weight keeping our life’s secrets

Philip Good



JOHN ASHBERY

Pesanti fogli di carta risiedevano in una scatola
Una copertina annuncia una curiosa collezione
molteplici poeti lavorano per un altrui bisogno
che sicuramente va oltre i loro mezzi
comunque le loro parole si dimostrano degne
di un possibile efficace recupero
come confermano le particelle colorate in cielo
mitico suono d’uccello che ascende
strappandosi dal coma indotto da un medico
non sonno, ma circuiti interrotti e riconnessi
più tempo occorre e si dà, forse una preghiera
accolta, sentita, capita
l’apprezzamento della gente ricevuto, registrato

(break)

Ora molti anni dopo il fatto
viene scritta una nuova strofa, linee
modellate si contano, corteggiano e mescolano
ognuna con colore diverso e tono
come il glorioso sogno primaverile di John Ashbery
di non entrare alle Hawaii
né fare domande dimenticate domani
quando atterra la prossima onda
sulla riva ancora inesplorata
e pagine promettono il permesso di un giorno per visitare
altre realtà ridotte poi mentre
ci chiediamo qual’è la via d’uscita o entriamo
in ciò che è costruito per essere visto


BILL BERKSON

Camminiamo o rotoliamo lungo la sponda del fiume
accanto a grattacieli che forse non sfuggiranno
a oggetti volanti comandati a distanza
Siamo lontani dal chiaro di luna sull’oceano
mentre la gravità pesa più
che al sorgere del sole in città
lontano ancora dall’ora dell’alluvione
il cervello può appena reggere tanta altra marea
quando l’ipnogogica rarità trovava una prova
prova che un linguaggio incredibile è visto
Visto come fumaroli colorati emessi
ad ogni battuta di una macchina da scrivere Smith Corona
che si scopre poi cambiare la mente alle persone

(break)

Sulla carta gialla Bill Berkson teneva la testa
fuor d’acqua e proseguiva marzialmente
mai vigliacco quanto a riconoscere il genio
e commentare un calvario di salita
come scalare una duna dell’East Hampton
Una delizia di bagliore solare pennellato sopra
cartelloni blu che proclamano
chi è il più fico e un brindisi
ai tanti piaceri al chiuso di un’automobile
non potrebbero essere meno esatti ma
abbiamo capito e il ritmo ci piace
più del un clima diverso dal peso della notte
che mantiene i segreti delle nostre vite

 

(traduzione di Carlo Zei e Matthew Licht)

Philip Good