Pipeline Express

Quante faglie attraversano il mondo? Dove e perché ad un certo punto assistiamo a spaccature tra mondi, tra appartenenze, identità, interessi?

Il nostro presente è fatto di spaccature, continue, senza preavviso. 

Pensiamo a quanto accaduto in Ucraina nei primi giorni del 2014. Qualcosa si muoveva da tempo, qualcuno aveva visto, sentito che le tensioni crescevano. Poi Kiev e Maidan, gli scontri, le barricate, e un pezzo di Europa orientale di nuovo infuocata.

Da qualche anno mi occupo di quello che avviene lungo una traiettoria di interessi e conflitti sedati che corre dai Balcani all’Asia Centrale, dal Mar Nero alle coste del Caspio, arrivando fino al Lago d’Aral. Una linea ideale lega le coste del Mar Nero a quello che resta del Lago d’Aral. Questa linea è l’oggetto di una serie di documentari e reportage ai quali ho lavorato negli ultimi tre anni. Percorrendo questa traiettoria a bordo di treni, auto, pullman o piccole marshrutke ho parzialmente ricostruito le tensioni che attraversano quelle terre. Da ultimo ho percorso il Caucaso, tagliato trasversalmente da Supsa a Baku, dalla Georgia all’Azerbaijan, viaggiando accanto ad un oleodotto, individuando la faglia energetica che resta perennemente in fibrillazione, acuendo divisioni e antichi conflitti secolari tra russi e caucasici, tra ricchi e poveri.

Questi viaggi sono anche dei viaggi di immagini. Il Caucaso, l’oleodotto Baku-Supsa è diventato così un progetto fotografico ed infine un’esposizione intitolata Pipeline Express - La via dei mari interni. La mostra è in corso presso C2 Contemporanea2, via Ugo Foscolo 6, Firenze, fino al 23 Febbraio.

Il reportage di Enrico Bianda “Pipeline Express” comprende anche un trasmissione prodotta dalla Radio Svizzera Italiana che è ascoltabile seguendo questo link:

Enrico Bianda (Zurigo, 1971), giornalista, è stato inviato della Radio Televisione Svizzera, ha lavorato in tutta l'Europa Orientale, realizzando reportage e inchieste per la radio. Attualmente cura un programma di attualità sulla Rete Due della RSI. Ha studiato Scienze Politiche a Losanna (CH), con un PhD in Comunicazione e sfera pubblica a Siena. Ha insegnato giornalismo a Scienze Politiche a Firenze per 14 anni. Collabora con la rivista Problemi dell’Informazione e nel 2013 ha scritto, insieme a Carlo Sorrentino, il saggio “Studiare giornalismo” (Carocci).Collabora con l’Espresso e con la rivista on line Stanza251 che ha pubblicato l’ebook fotografico “In movimento”. Ha iniziato a fotografare una quindicina di anni fa, ed ha esposto alcune sue fotografie allo spazio ZonaB di Sergio Tossi nel 2013

Enrico BiandaEnrico Bianda